
Una ricca biblioteca vissuta come officina di lavoro, parte integrante delle carte del suo archivio privato, la biblioteca personale di Albino Luciani - Giovanni Paolo I (1912-1978), originariamente costituita da circa cinquemila volumi, ha attraversato tutte le sedi nelle quali egli ha esercitato il suo ministero. Carte e biblioteca costituivano, infatti, originariamente un unico corpus e unite giunsero nell’appartamento in Vaticano all’indomani della sua elezione. Dopo la morte, la sua biblioteca è stata in parte dispersa. La parte più consistente è oggi raccolta presso la Biblioteca Diocesana “Benedetto XVI” di Venezia e catalogata nell’ambito di un progetto promosso dalla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.
Il convegno ha voluto presentare il lavoro di ricostituzione e valorizzazione del Fondo librario appartenuto al Beato Albino Luciani e approfondire il suo Magistero alla luce della sua biblioteca in occasione della pubblicazione dell’edizione critica dell’opera Illustrissimi, la singolare e fortunata silloge di quaranta lettere immaginarie indirizzate a personaggi e autori di ogni epoca edita da Luciani nel 1976 e ridata alle stampe con l’imprimatur papale nel corso del suo pontificato pochi giorni prima della morte.
L’evento si è svolto venerdì 24 novembre 2023 presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana.
I contributi dei relatori
Dopo i saluti istituzionali del Rettore della Pontificia Università Gregoriana, P. Mark A. Lewis sj e del Presidente della Fondazione, cardinale Pietro Parolin, il convegno - coordinato dal prof. Fabio Pierangeli, docente di Letteratura italiana presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata - ha preso avvio dai lavori compiuti per il recupero della biblioteca di Luciani con la proiezione di un video e l’intervento di don Diego Sartorelli, direttore della Biblioteca diocesana “Benedetto XVI” e dell’Archivio storico del Patriarcato di Venezia.
A partire dalle fonti bibliografiche il prof. Mauro Velati si è soffermato sulla formazione teologica e spirituale di Luciani, mentre il prof. Gilfredo Marengo, del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II, ha indagato la connotazione narrativa nella visione pastorale di Luciani.
Illustrissimi
L’attenzione è stata poi rivolta all’opera Illustrissimi. Lettere immaginarie, emblema dello stretto dialogo tra le carte e i libri della biblioteca personale pubblicato dalle edizioni Messaggero Padova con la prefazione del cardinale José Tolentino de Mendonça. Grazie al decennale lavoro di ricerca e allo studio sulle fonti si è reso possibile prendere atto in modo diretto della genesi delle lettere immaginarie della raccolta che per la prima volta è stata presentata in edizione critica con l’apparato delle note e delle varianti a cura della dott.ssa Stefania Falasca, vicepresidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I.
Nella prefazione il cardinale José Tolentino de Mendonça afferma con Italo Calvino che se «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire», «questo, senz’ombra di dubbio, è il caso di Illustrissimi» e «ben merita che se ne nutrano nuove generazioni di lettori».
«Sermo humilis e referenze letterarie negli scritti di Luciani: il caso Illustrissimi» è stato l’intervento di Stefania Falasca, che a riguardo conseguì il dottorato di ricerca in italianistica presso l’ateneo di Tor Vergata portando a riflettere sulla scelta teologica del sermo humilis e la particolare familiarità con la dimensione letteraria quale canone caratterizzante l’intera produzione orale e scritta di Luciani.
«“Tutti costoro si muovono nel villaggio”: la comunità dei personaggi letterari nelle lettere di Illustrissimi» è stato invece l’originale tema affrontato dalla prof.ssa Cristiana Lardo della cattedra di Letteratura italiana dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata.
La strategia linguistica di Luciani
A conclusione, il dialogo sulla strategia linguistica di Albino Luciani tra il prof. Fabio Pierangeli e il ricercatore dott. Simone Martuscelli, vincitore del bando promosso dall’Università di Tor Vergata e sostenuto dalla Fondazione per uno studio riguardante la formazione letteraria attraverso il materiale librario acquisito e ora pubblicato dall’editore Marcianum Press - Gruppo Editoriale Studium dal titolo: Soave e Piano. Il discorso letterario nel magistero di Albino Luciani. Il saggio, incrociando uno studio sui volumi chiosati presenti nella biblioteca di Luciani con un’attenta lettura della sua opera, ricostruisce la strategia linguistica che attraversa l’intero arco della sua predicazione.
Brani di alcune lettere di Illustrissimi sono stati letti dalla dott.ssa Luisa Andreazza, intervallati da interventi musicali di arpa e voce, interpretati dall’arpista Gemma Gresele, dal maestro Cecilia Francesca Romana Valente del Conservatorio di Milano Giuseppe Verdi e dal soprano Francesca Polenta del Conservatorio di Roma Santa Cecilia.
Protocollo d'intesa tra la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I e la Pontificia Università Gregoriana
Al termine del Convegno è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I e la Pontificia Università Gregoriana.
Scopo della convenzione è sviluppare e disciplinare rapporti di collaborazione, finalizzati sia al reciproco scambio di competenze in ambito formativo, che allo sviluppo e alla realizzazione di programmi di ricerca, nonché alla valorizzazione dei risultati della ricerca e alla predisposizione di azioni sinergiche volte a favorire l'integrazione tra didattica e ricerca.
Tra di esse anche il processo di catalogazione, tutela e valorizzazione attraverso progetti di ricerca della stessa biblioteca del beato Albino Luciani, a cui parteciperà la Facoltà di Storia e Beni culturali della Chiesa della Gregoriana. «Tra Giovanni Paolo I e questa Università c’è un legame profondo e ben radicato», ha ricordato il rettore della Gregoriana, p. Mark Lewis S.J. «un legame che desideriamo coltivare e valorizzare».
La convenzione è stata firmata in conclusione al convegno dal card. Pietro Parolin, presidente della Fondazione Giovanni Paolo I, dalla vicepresidente dott.ssa Stefania Falasca, rappresentante legale della Fondazione, e dal rettore dell'Università Gregoriana, P. Mark A. Lewis, S.J.