Diario di un pontificato

Diario di un pontificato

Dal Conclave alle esequie

(25 agosto 1978 - 4 ottobre 1978)

 

 

 

25 agosto. Alle ore 19.00 con l’extra omnes inizia il Conclave, il primo dopo il Concilio vaticano II. Alla sorella Antonia il Patriarca Albino Luciani aveva scritto nell’ultima lettera: «Non c’è nessun pericolo per me».

26 agosto. Alla quarta votazione raggiunge il quorum con un consenso pressoché unanime, accetta l’elezione e prende il nome di Giovanni Paolo. Alle 19.20 il cardinale protodiacono Pericle Felici annuncia: «Habemus Papam». Alle 19.30 Giovanni Paolo I si affaccia dalla loggia centrale per impartire la benedizione apostolica. La clausura del Conclave viene prolungata fino al mattino del giorno seguente.

27 agosto. Ore 9.30, concelebrazione eucaristica con i conclavisti e la partecipazione dei cardinali ultraottantenni. Radiomessaggio Urbi et Orbi: i sei “vogliamo” del suo programma. Primo Angelus: «Spero che mi aiuterete con le vostre preghiere». Inedita rinuncia al plurale maiestatis. Prende possesso dell’appartamento privato al terzo piano del Palazzo apostolico, con al seguito il segretario don Diego Lorenzi.

28 agosto. Nomina del cardinale Jean Villot a Segretario di Stato e conferma di tutti gli incarichi ufficiali di Curia.

29 agosto. Nomina mons. Giuseppe Bosa amministratore apostolico a Venezia e invia messaggio ai veneziani. Giunge per il servizio presso l’appartamento pontificio suor Vincenza Taffarel, la religiosa che lo aveva assistito fin dall’episcopato a Vittorio Veneto.

30 agosto. Allocuzione al Collegio dei cardinali. Il discorso pronunciato in italiano differisce completamente dal testo scritto ufficiale. Ai cardinali si rivolge in prima persona: «Cerchiamo insieme di dare al mondo spettacolo di unità». Conferma la terza conferenza generale dell’episcopato dell’America latina prevista per il 12-28 ottobre a Puebla. Conferma come “segretario in prima” padre John Magee, già segretario di Paolo VI.

31 agosto. Discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede: Il dovere di costruire la pace.

1° settembre. Discorso ai rappresentanti della stampa internazionale: «Se venisse san Paolo farebbe il giornalista»

2 settembre. Riceve i familiari. Incontro con le delegazioni delle Chiese non cattoliche. Lettera agli emigranti veneti per la loro riunione ad Einsiedeln in Svizzera.

3 settembre. Incontro e rispettive conversazioni con i pellegrini di Belluno, Vittorio Veneto e Venezia. Angelus: «Più preghiere e meno battaglie». Rinuncia al rito di incoronazione. Celebra la solenne Messa d’inizio del ministero di pastore della Chiesa universale. Imposizione del pallio, saluto uno a uno dei centoquattro cardinali che gli rinnovano l’obbedienza. Pranzo con le suore di Maria Bambina, viene stabilito il team di quattro religiose per l’assistenza di servizio nell’appartamento. Visita del medico personale Antonio Da Ros.

4 settembre. Allocuzione alle delegazioni ufficiali degli stati presenti per l’inizio del pontificato: «Il nostro cuore è aperto a tutti i popoli, a tutte le razze». Udienze private ai capi di stato presenti. Incontro con i vescovi del Triveneto. Nomina del card. Bernardin Gantin, presidente della Pontificia commissione Iustitia et Pax, anche a presidente del Pontificio consiglio Cor Unum.

5 settembre. Udienza privata a Nikodim, metropolita di Leningrado e Novgorod, che muore tra le braccia del Papa. «Mai in vita mia avevo sentito parole così belle sulla Chiesa». Udienza ai nunzi apostolici in Australia, Sri Lanka e Thailandia e a due ministri del Brasile e dell’Egitto.

6 settembre. Prima udienza generale: l’umiltà. Rinuncia alla sedia gestatoria, chiama al dialogo un bambino maltese. Appello per la pace in Medio Oriente. Prende servizio presso l’appartamento come aiutante di camera Angelo Gugel.

7 settembre. Incontro e conversazione con il clero di Roma «con confidenza da fratello a fratello». Udienza al cardinale vicario di Roma Ugo Poletti. Udienza a tre patriarchi orientali: caldeo, maronita, armeno. Riceve in udienza privata il filologo Vittore Branca.

8 settembre. Suffragio per il metropolita Nikodim. Riceve la delegazione russa, tra i membri il futuro patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill. Per desiderio del Papa, il card. Willebrands rappresenterà la Santa Sede alle esequie del metropolita in Unione Sovietica. Udienza al nunzio apostolico in Pakistan. Messaggio in occasione dell’85mo Katholikentag tedesco a Friburgo. Ospite a cena il card. Antonio Poma, presidente della Conferenza episcopale italiana.

9 settembre. Nessuna udienza ufficiale. Biglietto gratulatorio per il 25mo di episcopato del card. Silvio Oddi.

10 settembre. Angelus: «Dio è papà, più ancora è madre». Preghiera che unisce a quelle dei tre presidenti appartenenti alle tre religioni monoteiste per i colloqui di Camp David e la pace in Medio Oriente.

11 settembre. Udienza all’arcivescovo di Guatemala card. Mario Casariego; al segretario generale del Sinodo dei vescovi; al nunzio apostolico in Spagna. Nomina del nuovo direttore generale dei musei vaticani Carlo Pietrangeli.

12 settembre. Udienza al vicario di Roma Ugo Poletti; ai nunzi apostolici in India e in Rwanda. Avvio delle relazioni diplomatiche con le isole Fiji. Preghiera sulla tomba di Paolo VI a un mese dalle esequie.

13 settembre. Seconda udienza generale: la fede. Udienza privata ai metropoliti delegati della Chiesa ortodossa di Cipro. Riceve le casse provenienti da Venezia contenenti i volumi della sua biblioteca e l’archivio personale. Visita del dott. Da Ros. Ospite a pranzo mons. Fortunato Marchi, economo del patriarcato di Venezia.

14 settembre. Riceve in udienza il card. Eduardo Pironio, prefetto della Congregazione per i religiosi. Udienza al vescovo di Tshumbe in Congo. Lettera al seminario di Venezia. Ospita a pranzo la nipote Pia Luciani.

15 settembre. Udienza al prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica Gabriel-Marie Garrone; al vescovo di Accra nel Ghana.

16 settembre. Riceve il presidente della Repubblica somala, generale Mohamed Siad Barre. Udienza a Alfonso López Trujillo, vescovo coadiutore di Medellín in Colombia e Segretario generale del CELAM e della III Conferenza dell’episcopato latino-americano in programma a Puebla; ai nunzi apostolici in Canada e a Cuba.

17 settembre. Angelus: la scuola e la società. Nel pomeriggio accompagnato dal card. Villot scende per una passeggiata nei giardini vaticani.

18 settembre. Udienza al card. Laurean Rugambwa, arcivescovo di Dar-es-Salaam; a mons. Giovanni Cheli, osservatore della Santa Sede alle Nazioni Unite. Telegramma al nunzio apostolico in Iran per la tragedia del terremoto.

19 settembre. Udienza a Ivo Lorscheiter, vescovo di Santa Maria e Segretario della Conferenza episcopale del Brasile; al nunzio apostolico in Jugoslavia. Riceve in udienza una delegazione della Chiesa siro-ortodossa.

20 settembre. Terza udienza generale: la speranza. Lettera ai vescovi delle Conferenze di Argentina e Cile in riferimento alla disputa sul canale di Beagle. Cena con il fratello Edoardo che rimane a dormire in appartamento.

21 settembre. Visita ad limina di un gruppo di vescovi degli Stati Uniti d’America. Lettera al presidente statunitense Carter dopo la conclusione dei colloqui di pace a Camp David. Udienza al domenicano Jean Jérôme Hamer, Segretario della Congregazione della dottrina della fede.

22 settembre. Udienza al prefetto della Congregazione per le Cause dei santi Corrado Bafile e al nunzio apostolico in Indonesia. Ospite a cena il vescovo di Belluno-Feltre Maffeo Ducoli.

23 settembre. Udienza al card. Sebastiano Baggio, prefetto della Congregazione per i vescovi; ai nunzi apostolici in Svizzera e in Madagascar; al direttore de «L’Osservatore Romano», Valerio Volpini. Insediamento sulla Cathedra romana di San Giovanni in Laterano, preceduto dall’incontro ai piedi del Campidoglio con la giunta comunale di Roma, guidata dal sindaco, Giulio Carlo Argan. Concelebrazione nella basilica lateranense: «Desidero solo entrare al vostro servizio». Visita del dott. Antonio Da Ros e accordi di massima con il dott. Renato Buzzonetti del Servizio sanitario vaticano per la cura del Papa.

24 settembre. Angelus: «Non la violenza può tutto, ma l’amore può tutto».

25 settembre. Udienza al card. Agnelo Rossi, prefetto della Congregazione della evangelizzazione dei popoli; al card. José Humberto Quintero, arcivescovo di Caracas in Venezuela.

26 settembre. Lettera al seminario di Venezia.

27 settembre. Saluto ai pellegrini in lingua tedesca nella basilica vaticana. Quarta udienza generale: la carità. Verso la fine dell’incontro chiama a sé un bambino per farsi aiutare nella catechesi. Udienza al patriarca di Antiochia dei greci melchiti Maximos V Hakim.

28 settembre. Visita ad limina di un gruppo di vescovi delle Filippine. Udienza al card. Bernardin Gantin e suoi collaboratori; ai nunzi apostolici del Brasile e dell’Olanda; a Gianni Crovato, direttore del quotidiano «Il Gazzettino». Nel pomeriggio il Papa rimane in appartamento. Prima di cena incontra il Segretario di Stato Jean Villot. Dopo cena, alle ore 21.00 si intrattiene in un colloquio telefonico di circa mezz’ora con il card. Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, al termine del quale si ritira nelle sue stanze. Muore.

29 settembre. Alle 5.20 circa viene trovato morto nel letto dalle suore Vincenza Taffarel e Margherita Marin, in servizio presso l’appartamento. Alle ore 6.00 il medico Renato Buzzonetti constata il decesso, viene redatto l’atto canonico della Recognitio cadaveris. L’annuncio è dato alle ore 7.30 da Radio Vaticana. La salma è poi trasportata nella Sala Clementina. Alle ore 19.00 inizia il trattamento conservativo che viene completato alle 3.30 del mattino seguente.

30 settembre. Traslazione della salma nella basilica vaticana, dove rimane esposta fino al 3 ottobre. Gli rendono omaggio oltre un milione di fedeli.

4 ottobre. Celebrazione esequiale. Giovanni Paolo I viene deposto nelle Grotte vaticane.